Ormai quasi tutti noi sappiamo chi è, o meglio, conosciamo la sua firma, o meglio ancora, la sua "tag". Banksy deve la sua fama come writer e street artist per il contenuto provocatorio, spesso di critica, delle sue opere; sopratutto murales. L'artista inglese oltre ad essere misterioso e intrigante è anche un genio della comunicazione moderna. Sembra una frase azzardata, ma se sei qui per leggere un articolo sul nome fittizio di una persona di cui si conosce solo questo e ciò che ha fatto, allora credo che la sua comunicazione funzioni molto bene. Forse potrei dire anche che è la persona di cui si conosce solo la comunicazione, l'arte, e per questo possiamo basarci solo su questo. Non possiamo giudicarlo come persona, non possiamo giudicarne il carattere né confrontarlo con qualcuno. Già per questi motivi Banksy diventa quasi un fenomeno, un evento, una magia. Uno dei suoi punti di forza infatti si basa sul tempismo, lui sa esattamente quando e come agire senza però essere mai prevedibile, e questo non è da sottovalutare. Il tempismo oggi è fondamentale per chi comunica alle masse, perché ci sono pochi momenti in cui la maggioranza delle persone si concentra su qualcosa di comune. Sono proprio quelli i momenti in cui urlare, come fa Banksy, comunicare e farsi sentire. Ovviamente lui padroneggia quest'abilità con molta dimestichezza e ci fa percepire quasi che sia sempre un passo più avanti di noi. Qui entra in gioco l'effetto che in questo articolo chiameremo del "bandito", lui è quel "vandalo" che piace e fa nascere una sorta di Sindrome di Stoccolma globale. Non affascina solo le grandi masse, ma anche le persone che vivono e percorrono le strade da lui "toccate". Il fatto è che Banksy è la voce di chi non ha coraggio di urlare o di chi non ha più fiato, di chi non viene ascoltato o di chi non può più. La sua voce sono le strade, i murales, i quadri e le sculture. La sua satira è verità ridicolizzata in pubblico e questo fa riflettere; alle persone viene più facile provare emozioni negative e contrastanti, e in un mondo in cui ne accadono di ogni tipo gli argomenti forti sono proprio questi. Il problema è che spesso i mass media hanno poco a che fare con la sincerità, anche per questioni di "mantenere la calma", e qui Banksy gioca il suo asso nella manica, la sincerità. La sincerità è uno strumento molto potente al giorno d'oggi, perché siamo abituati alle menzogne e non ci fidiamo più di nessuno. Pensiamo sempre più di essere inglobati in qualcosa di controllato da qualcuno di più potente, e questo crea poca fiducia e poca sincerità. Viviamo quello che una volta i film di fantascenza cyberpunk ci mostravano, senza le automobili volanti, e questo perché siamo offuscati da troppe informazioni. In tutto questo rumore però c'è qualcuno che si ribella, che va contro "il sistema", qualcuno con il coraggio di parlare a voce alta; e quel qualcuno è Banksy. In questo articolo, come anche nei prossimi, ci tengo a precisare che queste sono riflessioni dal mio punto di vista e possono essere oggettive fino ad un certo punto. Non basta quest'articolo per spiegare l'immensità di questo artista. Questa vuol essere una pillola di riflessione che potrebbe aiutarti a comunicare.
- Anasse Nabil
Alcune delle opere di Banksy:
Slave Labour
Mobile Lovers
Balloon Girl
Love is in the Bin
The son of a migrant from Syria
Sul muro in Palestina
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